Grande è l'oceano ma la balena
Naviga piano nella luna piena
Rossa di bocca, nera di notte
Gialla di luce, bianca di latte
Grande ragazza di tutti i colori
Bella la mamma vista da fuori
Quando ero in attesa, mi regalarono un libro bellissimo, Mamma Lingua di Bruno Tognolini e Pia Valentinis: ventuno filastrocche, una per ogni lettera dell'alfabeto, per la mamma e il bambino.
Mi dissero che erano esercizi di suoni e parole, un modo tenero per cullare il mio Piccolo in pancia e far sì che si abituasse alla mia voce.
Ho adorato questo libro. E adoravo la sera mettermi a letto col Maritino, accarezzarmi il pancione e leggere una filastrocca ad alta voce...
Non che sia servito, si sappia. Oggi il Piccolissimo non ama sentirmi leggere, ve l'ho già detto, ma io nutro speranze su un piccolo germe piantato in quelle notti.
Amo le parole. Ne ho scritte alcune sulle pareti della sua camera, ne scriverei altre su ogni stanza della nostra casa.
Per questo ho amato particolarmente anche questo progetto, fatto di ceramica e parole.
Mia sorella mi ha chiesto di decorare due piatti, da appendere in bella vista nella sua mini cucina-salotto. Voleva delle frasi brevi ma grintose, che le dessero la giusta carica per cominciare al meglio le sue giornate.
Sono andata a rispolverare le lezioni online di Chiara del Castello di Zucchero, maestra del handlettering e dei timbri (ah! come mi piacerebbe partecipare a un suo workshop!!!)
Ho usato del nastro in carta per segnare le righe da seguire e un pennarello indelebile dalla punta sottile; non mi è servito adoperare quelli per ceramica visto che questi piatti hanno una pura funziona decorativa, che non necessiterà di lavaggi successivi.
Il risultato è impreciso, non perfetto -abbiate pietà, sono una principiante in fatto di scrittura a mano libera - ma alla fine gradevole.
(E poi da lontano le imperfezioni non si notano...)
Voi che ne pensate???