domenica 30 ottobre 2016

Mini pipistrelli in barattolo

...ovvero come realizzare delle decorazioni all'ultimo minuto e con una Pupa in braccio. Perché alla fine anche noi ci siamo fatti trascinare dai preparativi per la festa di Halloween!
 
 
 
  • Prendete del cartoncino nero, disegnate e ritagliate dei piccoli pipistrelli (...ma vanno bene anche ragnetti, fantasmini, zucchette, ecc.).
  • Incollateli su dei barattoli con della semplice colla stick; non preoccupatevi se non si incolleranno perfettamente, basta giusto bloccarli un po'.
  • Passate la colla su tutta la superficie del barattolo, compresa la figura ritagliata
  • Coprite tutto con un foglio di carta velina bianca, facendola aderire perfettamente alla superficie in vetro

 
Infilate un lumino nel vasetto, accendetelo ed... è fatta! La vostra piccola decorazione è pronta! Se vi va, potete abbellirla con un filo di spago o un nastrino.

 
 
Potete ritagliare altre figure, ad esempio delle stelline, e realizzare le stesse decorazioni per la vostra casa a Natale.
 
 
Paurosissimo Halloween a Tutti!
Noi andiamo a spaventare i Nipotini...




mercoledì 26 ottobre 2016

Di calze, dolcetti e scherzetti

Mentre impazzano in rete i preparativi per la festa di Halloween e si discute sull'opportunità di festeggiare una tradizione che non ci appartiene, noi prepariamo le nostre calze dei Morti.


E si! Avete letto bene! Alla faccia di chi parla di una macabra ricorrenza, noi qui abbiamo tradizioni un filo più inquietanti...

In alcuni comuni pugliesi - tra i quali il mio, chevelodicoafare! - si è soliti preparare una calza con dolcetti vari per la Festa dei Morti, il due Novembre.
La calza qui non la porta la Befana o Santa Lucia: sono i nostri cari estinti a farci visita nottetempo per lasciarci questo simpatico dono... 


Ovviamente le mie calze sono atipiche: colorate e allegre, rappresentano piccoli animali morbidosi.


Ne ho fatte alcune più grande, con arcobaleni e piogge di colori, ideali per scacciare via il grigiume di queste mattine autunnali.


Le mie calze saranno vendute in un mercatino benefico, per una sagra parrocchiale. 


Intanto se siete curiosi di scoprire le nostre tradizioni, cercate on line la festa dei "Fucacoste e cocce priatorje” (falò e teste del purgatorio) nel comune di Orsara di Puglia. Scoprirete che le zucche intagliate si affacciano anche alle nostre finestre!  

mercoledì 19 ottobre 2016

Un compleanno in campagna

I compleanni dei Nipotini mi regalano sempre grandi soddisfazioni. Gli allestimenti fatti hanno sempre divertito me e soddisfatto loro (...come potete vedere qui e qui e qui e qui).
Quest'anno però l'arrivo imminente della Piccola ci ha costretto a semplificare le decorazioni  e a scegliere soluzioni alternative, in cui non fosse indispensabile la mia presenza...
Per questo abbiamo deciso di festeggiare il compleanno del Nipotino in campagna.
Cristina, mia amica e appassionata cultrice delle tradizioni contadine, ci ha ospitato nella sua fattoria didattica tra galline, caprette e tanto verde in cui far scorrazzare i piccoli.


Per gli inviti ho creato una gallinella - uovo, che è stata poi il motivo ricorrente nel nostro allestimento.


Mentre il buffet era un tripudio di uova, animaletti da fattoria e carote porta posate
Eccovi qualche foto, sperando che vi possano essere di aiuto per festicciole simili... buona campagna a tutti!!!

tra simpatici spaventapasseri, antichi calessi e decine di mini mortai





Il buffet allestito per i piccoli ospiti





La pignatta - gallina, star indiscussa di questa festa


I giochi, rubati alla strada (dal tiro alla fune alla corsa coi sacchi...)





La torta, per finire: una tinozza di cioccolato in cui far sguazzare simpatici maialini


Per altre foto, seguite il mio profilo Instagram Noi ci vediamo tra qualche giorno per la festa della Nipotina: preparate i pigiami!!!

giovedì 13 ottobre 2016

A proposito di giochi e di genere

A mio figlio piace cucinare. Questo non vuol dire che io abbia in casa un Cracco in miniatura ma che, semplicemente, al Piccolo piace impastare il Didò e farne gnocchi per noi, arrampicarsi sul suo sgabello e girare i miei impasti, rompere le uova con tanto di guscio... cose così, cose da bambini, che io ho sempre assecondato, pensando che fosse una semplice imitazione dei miei gesti.

Non sapevo di sbagliarmi. Non credevo esistessero davvero giochi di genere, per Lui e per Lei...


Il problema è nato difronte alla mia stupidissima idea di comprargli una cucina Ikea.
"No! Assolutamente! - mi hanno detto gli esperti pedagoghi della mia famiglia - Perché cucinare è un gioco per bambine, non per maschietti"

Così ho accantonato la cosa. Per un pò. Fino a quando ho scoperto che cucinare è il suo gioco preferito anche all'asilo. Che la mini cucina nella sua classe gli ha permesso di cominciare la sua avventura scolastica senza una lacrima, ma con la gioia di correre lì, ai fornelli, coi i suoi nuovi compagni.


Così gli ho costruito una cucina di cartone, seguendo il geniale tutorial di ZigZagMom.



Perché se è vero che mio figlio deve costruirsi una propria identità - che passa anche attraverso il genere - è anche vero che a mio figlio vorrei offrire tutte le possibilità, insegnargli che nella vita tutto può accadere.
Che il suo destino lo creerà da sé e magari lo porterà ad essere uno chef stellato o magari no.
Che mai dovrà fare le sue scelte in base alle opinioni altrui.
Che le sue passioni potrà sempre seguirle, dovunque lo condurranno.

{Per altri progetti con cartoni di riciclo, fate un salto sulla mia bacheca Pinterest!}






giovedì 6 ottobre 2016

Sull'allattamento e dintorni

Una settimana di noi. Di io e Lei. Attaccata a me, al mio seno. Intenta a ciucciare.


Ne ho sentite tante, davvero tante sull'allattamento. E ho capito alcune cose:


- allattare è una cosa naturale... ma molte donne non la sentono come tale. Fanno fatica, non riescono e spesso ricorrono al latte artificiale per placare i loro mille dubbi

- tutte le mamme hanno il latte... ma poche lo sanno! Credono di non averne a sufficienza, credono che non arrivi, che sia andato via per chi sa quale motivo. Basterebbe spiegare loro che è la suzione a produrre latte: più il Pupo ciuccia, più latte produrranno i vostri seni

- allattare è semplice... ma a volte è doloroso. Per alcune donne può significare lesioni, ingorghi, fastidi che spingono a smettere troppo presto, pensando che non ci siano soluzioni possibili

- bisogna allattare subito, attaccare il bambino appena nato... ma un bambino non morirà di fame se non riusciremo ad allattarlo già in sala parto! La natura è più saggia, fa in modo che i piccoli nati abbiano riserve di cibo anche per due giorni. E infatti il nostro latte arriva più o meno in quei giorni lì...

- per allattare ci vuole calma. E pazienza. Occorre avere del tempo tutto per sé e il Piccolo, creare uno spazio intimo e speciale in cui dargli latte e amore. Dovrebbero starne fuori tutti, specie le nonne ansiose e le amiche troppo sagge

- se è vero che un bambino non piange solo se ha fame, questo significa anche che non si allatta solo per nutrire. Il seno da conforto, coccole, calore. Per questo sarebbe opportuno allattare secondo richiesta, dimenticando le canoniche tre ore e i consigli dei pediatri già con l'incubo dell'obesità

- si può allattare un bambino fino ai tre anni...  ma si può smettere anche dopo pochi mesi. Spesso le nostre vite frenetiche, la necessità di rientrare al lavoro rendono impossibile continuare con l'allattamento al seno

Io sono una mamma fortunata. Ho avuto accanto a me, in ospedale, persone competenti e attente che mi hanno mostrato con dolcezza come fare, cosa non fare, come muovermi, come arrivare alla mia personalissima maniera di allattare.

Oggi, nella settimana mondiale dell'allattamento, mi piacerebbe sapere che ogni mamma può avere lo stesso supporto. E scegliere quale strada intraprendere senza timori e paure.


mercoledì 5 ottobre 2016

In compagnia di un Draghetto

Le novità di questo settembre sono state davvero tante: non solo l'arrivo della Piccola ma anche l'ingresso a scuola del Pupo. 
Io e il Maritino eravamo terrorizzati: come avrebbe reagito nostro figlio difronte a bambini urlanti, maestre sconosciute, regole e convivenza forzata con coetanei scatenati? Saremmo stati richiamati per atti di isterismo e violenza???
Ovviamente no. Ovviamente è andato tutto benissimo. Con un figlio - il mio - irriconoscibile, tutto serio e compito nel suo grembiulino immacolato.


A questo punto, non avendo più preoccupazioni serie, mi sono buttata sulle sciocchezze. Tipo il suo zaino che, lo sapevo, sarebbe stato identico a quello di altri compagni di classe. Perché i bambini amano tutti gli stessi eroi, gli stessi cartoni...

Come distinguere allora il suo zainetto da quello del vicino? Con il suo nome scritto su un'etichetta... La nostra però è a forma di drago: per spaventare i nemici, se mai ce ne fossero!




 
Ho acquistato questo foglio di carta gommata, l'ho ritagliata seguendo una forma semplice e poi ho inciso al centro un rettangolino per contenere il suo nome. Un pò di colla tutt'intorno, qualche dettaglio di colore e... voilà! Il nostro draghetto - etichetta è pronto!


Per i Nipotini abbiamo scelto animali più canonici: un maialino per Lei, un ranocchio per Lui. 

 
Un'idea piccina piccina per personalizzare il materiale scolastico e fare la gioia delle mamme pazzerelle come me!