Primo anno da mamma. Il Piccolo ha festeggiato da una settimana il suo compleanno e io mi ritrovo a meditare su di noi...
Ho pensato a lungo se scrivere o meno questo post. Non volevo risultare la solita mamma smielata che ripensa al suo primo anno col Pupo, tra lacrime e sorrisi. Poi però ho pensato che questo blog è nato anche come diario della mia vita da mamma e dall'idea di poter condividere con altre mamme le mie esperienze, magari per dar conforto a qualcuna ancora alle prese con notti in bianco e colichette...
Quindi portate pazienza e, se vi va, leggetevi questa personalissima riflessione sul mio primo anno da mamma.
Le cose che ho imparato:
1) I bimbi nascono, crescono, cambiano. E voi con loro.
All'inizio vi consegnano un minuscolo esserino con le gambe da pollo, che vi guarda piuttosto torvo mentre urla senza fine. Non c'è un gran feeling, ammettiamolo, eppure lo coccolate e cullate come fosse un prolungamento del vostro braccio, sempre in movimento.
Poi un bel giorno, non so dirvi come, accade una magia. Al posto del piccolo ossesso vi ritrovate un bimbo sorridente e allegro, tanto somigliante al primo quanto diverso...che sia opera di folletti?
Più o meno in questa fase vi innamorate di lui. È terminata quella che gli esperti chiamano fase del primo Accudimento, quando cioè siete così presi dal circolo poppata-pupù-cambio da non riuscire a vedere il bello dell'essere diventata mamma. Ora invece vi sorprendete ad ammirare la curva perfetta che le sue ciglia disegnano nell'aria o la profondità del suo minuscolo orecchio...
La cosa bella di questa fase è che siete finalmente ricambiati: il Piccolo ride come un matto difronte alle vostre sciocchezze, si preoccupa se vi allontanate, vi abbraccia infilando il braccio sotto il collo e gioca con i vostri capelli... insomma, voi esistete e siete La Mamma.
2) I bambini occupano molto spazio, specie nella vostra vita.
Niente cinema, poco shopping. Addio alle romantiche serate col maritino, dimenticate di perdervi a leggere in una libreria. Tutto ciò, diciamolo, può portare alla disperazione. A meno che... a meno che non lo affidiate a qualcun altro. Fidatevi! Vi servirà.
Uscito dal tunnel dell'allattamento, il Pupo non è più mamma-dipendente. Può stare solo col papà, con i nonni, con uno zio... o uscire a passeggio con loro. In quell'ora, voi potete finalmente farvi una doccia, sistemare la casa o semplicemente smanettare sul cellulare come un'adolescente
3) Vostro figlio ha un linguaggio tutto suo, imparerete a comprenderlo.
All'inizio mio figlio piangeva disperato. Sempre. Non c'era verso di calmarlo nè di capire le sue ragioni. Correvo a prenderlo in braccio appena cominciava, neppure fosse scattato un allarme da bombardamento aereo. E mi veniva la pelle d'oca ogni volta che il pianto isterico partiva...
In quei primi mesi mi sentivo uno schifo, anche per gli sguardi di chi mi stava intorno e credeva che io sapessi cosa fare. Perché una mamma sa, una mamma capisce suo figlio. Io invece per lo più ignoravo o tiravo ad indovinare.
Ora le cose sono diverse. Sembra strano anche a me, eppure oggi posso dire che ho imparato a tradurre il linguaggio segreto di mio figlio. I suoi gesti, le sue espressioni, il modo diverso che ha di piangere mi fanno capire se ha fame, è annoiato, ha sonno o sta semplicemente cercando di attirare la mia attenzione con un capriccio.
Non corro più, non mi spavento nè mi faccio intimidire dalla gente: sorrido tranquilla perché ora so cosa fare. È cresciuto lui, sono cresciuta anch'io.
Essere mamma non è semplice, lo ripeto. A volte mi chiedo come hanno fatto le nostre nonne a sfornare figli su figli... Io per la maggior parte del tempo mi sento un'incapace in preda alla fortuna. Eppure credo fermamente che veder crescere un bimbo accanto a te, scoprire il suo personalissimo modo di affrontare la vita, rivivere in ogni attimo lo stupore del suo essere al mondo sia un assoluto privilegio. Per questo sono grata e felice del mio primo anno da mamma.
Ps. A breve qualche foto della festa in suo onore...bacio!
Essere mamma non è semplice, lo ripeto. A volte mi chiedo come hanno fatto le nostre nonne a sfornare figli su figli... Io per la maggior parte del tempo mi sento un'incapace in preda alla fortuna. Eppure credo fermamente che veder crescere un bimbo accanto a te, scoprire il suo personalissimo modo di affrontare la vita, rivivere in ogni attimo lo stupore del suo essere al mondo sia un assoluto privilegio. Per questo sono grata e felice del mio primo anno da mamma.
Ps. A breve qualche foto della festa in suo onore...bacio!